Facebook Ads rappresenta uno dei modi più profittevoli di fare pubblicità su Internet. Si tratta di uno strumento che se usato sapientemente permette di togliersi molte soddisfazioni dal punto di vista delle conversioni, delle vendite o della brand awareness. La piattaforma di Mark Zuckerberg offre una quantità enorme di dati sui propri utenti: questo garantisce di puntare al pubblico giusto opportunamente selezionato in base a numerosi parametri.
Fare pubblicità su Facebook è interessante, ma non è certo un gioco da ragazzi. E’ necessario individuare il target di pubblico corretto, allocare il giusto budget per il giusto periodo di tempo e soprattuto scegliere il formato più adatto per raggiungere l’obiettivo prefissato. Queste sono alcune delle tante variabili da considerare quando si programmano ads in Facebook che per rendere al meglio hanno bisogno di molta esperienza, professionalità e tanti tanti test.
Il mondo dell’advertising on-line, e in più in generale della comunicazione aziendale, si sta spostando sempre di più verso una connessione stretta e confidenziale con i propri clienti: brand e persone dialogano sempre di più e la pubblicità per essere efficace deve dimostrarsi dinamica e coinvolgente. L’interazione è la chiave di questi ultimi tempi. Per far emergere al meglio un prodotto o un brand sul mercato è necessaria una strategia multicanale che non può fare a meno dell’interattività. Non si tratta più di mettere un prodotto in vetrina, ma di farlo vivere letteralmente proponendo un’esperienza correlata.
In quest’ottica si inseriscono i nuovi aggiornamenti di Facebook Ads che mirano proprio a rendere questa interconessione sempre più stretta e profittevole.
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Facebook Ads | Le nuove inserzioni dinamiche
Tre nuovi formati interattivi sono stati presentati da Facebook il 18 settembre scorso a New York in previsione dell’Advertising Week che si terrà dal 23 al 26 settembre sempre nella Grande Mela.
Le tre novità legate a Facebook Business rappresentano un ulteriore passo in avanti nella possibilità di creare inserzioni sempre più creative e coinvolgenti:
- Inserzioni video con sondaggio (Video Pool ADS);
- Pubblicità in realtà aumentata (Augmented Reality ADS);
- Annunci giocabili (Playable ADS);
Andiamo a vederle più nel dettaglio.
Video Pool Ads: più interazione, migliore brand awareness
Il formato video con sondaggi era già stato introdotto nelle Instagram Stories. Ora, con il nuovo aggiornamento questa possibilità di fare domande dirette agli utenti sbarca anche su Facebook ADS. I primi test sono molto incoraggianti. Così recitano le fonti ufficiali:
“Dopo l’adozione dei pool stickers per gli annunci sulle Instagram Stories, lanciati all’inizio di quest’anno, stiamo ora introducendo annunci sotto forma di sondaggi video sul feed mobile di Facebook, disponibili a livello globale questo mese. Nei nostri primi risultati, abbiamo notato un sensibile incremento della brand awareness e delle conversioni. In 5 studi su 9 è risultato evidente che questa nuova tipologia di annunci risulta più efficace per la brand awareness rispetto ai semplici annunci video.”
E! Entertainment ha avuto modo di testare questa nuova tipologia di Ads Facebook per la promozione di un nuovo show televisivo che ha portato ad un incremento della brand awareness di 1.6x
VR Ads: la pubblicità nelle mani del cliente
Ancora più affascinante risulta essere la questione relativa alle interazioni degli utenti con gli strumenti di realtà aumentata. I filtri per il viso e le animazioni divertenti vengono utilizzati in maniera massiccia nel miliardo di stories condivise ogni giorno su Facebook, Instagram e Whatsapp. Un territorio veramente ampio su cui adesso è possibile sperimentare a livello di marketing con risultati più che positivi.
Il beta test condotto da WeMakeUp con questa tipologia di formato pubblicitario non lascia spazio a dubbi. L’azienda produttrice di cosmetici ha chiesto agli utenti di provare i colori dei nuovi rossetti attraverso i filtri in realtà aumentata. I risultati parlano di un +27,6% di acquisti per una media di 38 secondi di interazione con la VR Ad. Numeri veramente eccellenti che hanno permesso di allargare il beta testing anche ad altri advertiser. Staremo a vedere!
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Playable Ads: l’inserzione è un gioco
Stando ai numeri prodotti dalle playable ads in termini conversioni verrebbe da dire che “il gioco è una cosa seria”. Questo tipo di formato giocabile è stato appannaggio dei brand di gaming fino alla recente apertura di Facebook a tutti gli altri inserzionisti che ora saranno in grado di promuovere i download in un’applicazione oppure puntare ad altri tipi di conversione o semplice brand awareness.
Anche in questo caso i test sono stati molto incoraggianti. Sul sito ufficiale viene citato il caso di Vans che
“ha utilizzato questo formato per creare un semplice gioco che consente alle persone di guidare Steve Van Doren, erede del fondatore Paul, giù per una montagna, permettendo di raccogliere dei regali lungo il percorso. Questa esperienza ha portato a un aumento del 4,4% del ricordo dell’inserzione e ad altro +2,4% rispetto alla percezione positiva del brand.”
I nuovi formati di Facebook Ads: le prospettive per il futuro
La disponibilità su scala più ampia di questi nuovi formati permetterà di scatenare la creatività dei brand e di tessere relazioni sempre più strette e profittevoli con il proprio target di riferimento. La risposta ora spetta al campo: sarà l’attività dei vari inserzionisti a fornire dati ancora più precisi rispetto ai beta test effettuati finora.
Le parole di Marc D’Arcy, Chief Creative Officer e Vice Presidente del Global Business Marketing di Facebook, confermano che ciascuno di questi formati si evolverà man mano che un numero maggiore di inserzionisti sperimenterà con loro:
“Tra 12 mesi, anche sei mesi, esamineremo questi esempi e saranno fondamentalmente diversi”.
Quali saranno le conseguenze sul lato privacy? Con questi nuovi modelli di inserzioni gli utenti ovviamente lasceranno sempre più informazioni dettagliate aumentando l’esposizione dei propri dati.
A questo proposito il team di Facebook rassicura che solo i risultati aggregati dei sondaggi, non i dati dei singoli utenti, saranno condivisi con gli inserzionisti. Allo stesso modo, tutte le immagini create dagli utenti tramite un annuncio AR potranno essere salvate nella loro gallery fotografica, ma non saranno condivise con gli inserzionisti.
I prossimi mesi ci diranno sicuramente di più sul reale impatto di questi nuovi formati. Di sicuro c’è che la pubblicità su Facebook (e non solo) cambierà notevolmente.